Teatro dei ragazzi
“Regina di Cuori a Teatro” è il titolo della nuova rassegna di teatro ragazzi, organizzata, con la direzione artistica di Rita Atzeri, da Il crogiuolo negli spazi della corte della Vetreria di Pirri ed in sala BanCri a Fucina Teatro.
Sono nove gli appuntamenti in programma che da febbraio a maggio del 2019, allieteranno i pomeriggi di grandi e bambini.
Filo conduttore della rassegna è il sogno in tutte le sue sfaccettature, come già il riferimento nel titolo, fa intuire, per il sogno che conduce Alice, nel famoso romanzo di Lewis Carroll, ad incontrare, personaggi straordinari, come la regina di cuori, nel suo paese delle meraviglie.
Il sogno è dunque quel viaggio fantastico che gli artisti in programma potranno far fare a grandi e piccini con l’espressione della loro arte, sia essa di strada, di figura e animazione o di parola.
I piccoli spettatori verranno avvicinati ai temi dei diversi spettacoli dalle letture proposte dalla Libreria Tuttestorie nei 30 miniti precedenti l’inizio dello spettacolo.
La stagione si apre in occasione del giovedì grasso, il 28 febbraio 2019, ore 18:00, nella corte della Vetreria con lo spettacolo “FIRE SHOW & SPIRALIGHTS (Gionata Feuer Frei), Giocoleria di fuoco e manipolazione di accessori led, produzione Associazione Culturale “Sahara Arti Etniche”.
Lo spettacolo, della durata compresa tra i 45 e i 60 minuti, è adatto ai bambini di tutte le età.
Le performances di cui si compone sono svariate, ognuna da circa 4-5 minuti: si alterneranno fuoco e luci come ventagli di fuoco/di luce, manipolazione ipnotica di fuoco/luci, ologrammi a tema, sputafuoco, bolas di luce/di fuoco, effetti vari e costumistica alternata.
I bambini potranno assistere allo spettacolo vestiti in maschera e trattenersi poi a giocare nella corte.
Dal 5 marzo 2019, ore 17:30, ci si sposta in sala BanCri, dove andrà in scena, in occoasione del martedì grasso, “Camminando sotto il filo”, spettacolo di marionette di e con Nadia Imperio, produzione KronicoKab.
Da un teatro in miniatura piccoli personaggi si presentano al pubblico. Ognuno di loro ha qualcosa da dire, ognuno di loro sta sulla scena con la propria personalità e il proprio modo di essere: Miss Embrasse, che smette di essere un inanimato cordone di tenda per mostrare la sua accattivante malizia; le mute Janas, nate dalla musica dei boschi sardi; Tonio che compie le sue evoluzioni su un trapezio e Lilit, delicata creatura che attraversa con grazia la corda, attenta a non perdere l’equilibrio. Quattro tenores alle prese con un pezzo del tradizionale canto si presentano in un’esibizione comicamente sui generis; diverse paia di gambe danzano e un pulcino muove incerti passi uscendo dal suo guscio d’uovo; infine Nora che, solo apparentemente nonna raccontafiabe, dialoga con il suo pubblico attraverso gesti e parole che ne fanno un personaggio sorprendente e accattivante.
La musica è parte integrante degli atti unici di cui si compone lo spettacolo, fatto soprattutto di gesto, movimento e ritmo, elementi che contribuiscono a suscitare nello spettatore emozione, riflessione o divertimento.
Uno degli intenti dell’autrice è proprio quello di condividere con il pubblico il piacere nello scoprire le grandi potenzialità di espressione e movimento della marionetta a filo, mezzo espressivo così vicino all’essere umano da far quasi dimenticare che nasce da un pezzo di legno.
Alcuni dei personaggi in scena reinterpretano pezzi da solista classici dell’arte marionettistica internazionale, e la manipolazione è a vista, con momenti di contatto con il pubblico.
(Fascia d’età dai 5 anni) Anche in questo caso i bambini potranno mascherarsi e trattenersi poi a giocare nella corte.
Il 10 marzo, ore 17:30, l’appuntamento è con “Mariedda e is janas”, in scena Francesco Civile, produzione Anfiteatro Sud.Spettacolo di promozione alla lettura che attraverso il racconto e la musica condurrà il giovane spettatore alla scoperta di due fiabe sarde.
LA VITELLINA DALLE CORNA D’ORO. Sotto una nuvola e sopra un monte, a due passi appena da una piccola sorgente d’acqua limpida e fresca, c’era una volta un grande albero di noce dai rami vestiti di foglie dorate… Era proprio sotto questo albero di noce che Barbaredda si rifugiava ogni volta che era di malumore…
MARIEDDA E LE JANAS. Se di notte, mentre dormite, vi sentite chiamare tre volte, non vi allarmate sono le janas che vi hanno scelto. Vi porteranno a vedere i tesori che custodiscono e se sarete onesti e non tenterete di rubare, sarete per sempre ricompensati, altrimenti tutto quello che toccherete si trasformerà in cenere e carbone. Al termine dello spettacolo sarà realizzato un gioco a quiz per verificare la comprensione della storia da parte dei bambini.
Il testimone passa ai padroni di casa il 17 marzo, ore 17:30, Il crogiuolo propone infatti “La capretta di Maria”, ideazione e regia Rita Atzeri, con Marta Gessa, Antonio Luciano, Daniela Vitellaro e con Giulia Cannas danza.
“La capretta di Maria” è uno spettacolo pensato per parlare ai più piccoli dell’opera di Maria Lai e permettere loro di fare un viaggio alla scoperta del valore e dei significati dell’arte nella nostra vita”, spiega Rita Atzeri. Che aggiunge: “In questo percorso poetico abbiamo fuso alcuni elementi biografici della vita di Maria con la narrazione di alcune fiabe da lei rivisitate. Abbiamo immaginato che la nostra ‘scatola teatrale’, privata dei neri e resa bianca per l’occasione, fosse un teatrino con il quale la stessa Maria, bambina, gioca a far prendere forma alle immagini del suo sguardo che trasforma la realtà”.
Lo spettacolo, fatto di sogni e visioni della durata di quaranta minuti, si apre con Maria Lai bambina, che descrive la nascita in lei del pensiero artistico con l’immagine di un pettine che vela il suo occhio destro di capelli ribelli: un’azione che si specchia nei gesti simmetrici delle attrici in scena. Da qui si dipana, con il tessuto metaforico della danza, che simboleggia l’arte, la narrazione delle fiabe “La capretta”, “Cuore mio”, “Il dio distratto”. Delle installazioni ambientali, site specific, di Maria Lai, Atzeri ha scelto di dare corpo in scena alla sua più nota, “Legarsi alla montagna”.
Lo spettacolo è particolarmente indicato per bambini dagli 8 ai 12 anni ed è realizzato con la tecnica del teatro danza.
Ancora una produzione crogiuolo il 24 marzo, ore 17:30, quando andrà in scena “Grazia Deledda con i baffi”, ideazione e regia Rita Atzeri, con Claudia Benaglio, Marta Gessa, Antonio Luciano, Daniela Vitellaro, animazioni video a cura di Massimo Congiu
Siamo nell’aula di un’Istituto scolastico, alcuni studenti devono recuperare un debito d’italiano, di supporto un’insegnante precaria appassionata dell’opera di Grazia Deledda. Alle sue lezioni i ragazzi sbuffando, del premio Nobel della lettura non sanno nulla, tranne che “deve essere terribilmente noiosa”.
Da qui prende avvio la commedia. La docente precaria per appassionare i ragazzi cercherà di attualizzare i personaggi dei romanzi in modo da per far loro vedere l’opera sotto un’altra ottica.
I ragazzi saranno protagonisti, loro malgrado divertendosi, di scene da recitare, animazioni video e tanto altro.
Indicazioni didattiche: lo spettacolo consente un approfondimento della conoscenza dell’opera della Deledda affrontando tematiche importanti relative alla condizione femminile, al mondo del lavoro, alle aspirazioni giovanili.
Lo spettacolo è adatto a partire dagli 11 anni d’età.
Il 5 maggio, ore 17:30, sarà protagonista, invece, la compagnia di Mogoro, Tragodia Teatro, con lo spettacolo “Baracca & Burattori con Cenerentola”, testo, regia, scene di Virginia Garau, con Daniela Melis, Ulisse Sebis, Virginia Garau, costumi e Oggetti di Scena di Caterina Peddis, realizzazione Scene di Giuseppe Onnis.
Il teatro dei burattini è una forma di spettacolo teatrale in cui uno o più animatori, i burattinai, danno vita ai personaggi tramite particolari pupazzi, detti appunto burattini. Per tradizione il burattino è composto da testa e mani di legno fissate ad un camiciotto sopra il quale viene posto il vestito vero e proprio. Il termine burattino sta genericamente ad indicare anche tutti gli oggetti animati ‘da sotto’, infatti l’animatore per muoverlo lo inguanta da sotto dandogli vita.
Lo spettacolo dei burattini è generalmente rappresentato all’interno di un teatrino di legno, detto castelletto o baracca.
E questo è il teatro con i burattini che ci arriva dalla commedia dell’arte.
Invece in Baracca & Burattori ci sono attori veri, umani, che danno vita allo spettacolo. Questi agiscono e recitano affacciati al boccascena della baracca mostrando i visi e le braccia. Ma non solo, la baracca non è fissa ma “cammina”!!
Ancora un’ospitalità è in programma il 19 maggio, ore 17:30, quando la compagnia Teatro Fueddu e Gestu, presenterà a Cagliari, la sua ultima produzione, “FORASDENOS”, scrittura scenica e regia Giampietro Orrù, con Maura Grussu, Nanni Melis, Rossano Orrù. Musiche e canti di e con Veronica Maccioni, Ottavio Farci.
Libero adattamento teatrale di un racconto popolare di Vallermosa trascritto dal poeta Franco Carlini Con FORASDENOS “fueddu e gestu” continua il suo percorso di recupero creativo della narrativa popolare della Sardegna (già avviato negli anni ’80). Il linguaggio di un teatro contemporaneo di ricerca attuato dalla compagnia, trova nel racconto e nella fiaba il terreno ideale per esprimere il suo interesse per il fantastico e il grottesco nel gioco scenico. Con FORASDENOS, la compagnia, intreccia alle azioni musiche e canti originali dal vivo, maschere e costumi frutto del gusto tutto artigianale del teatro tra tradizione e innovazione. La vicenda raccontata e quella di “Chiccheddu” (franceschino) e del suo rocambolesco viaggio (iniziatico) per apprendere l’arte del gioco delle carte e quindi la vita. Incontra così “un mainargiu” (uno stregone) maestro nel gioco delle carte, ne diventa, contrariato, suo schiavo. L’apprendista stregone, soltanto con l’aiuto di una giovane jana (fata) riuscirà a sfuggire dal malefico potere di FORASDENOS e raggiungere la libertà…
A chiudere la rassegna sarà la nuova produzione de Il crogiuolo, al suo debuttto in prima assoluta, il 26 maggio, ore 17:30, dal titolo “Vitalia e i Signori del Lasciate Fare”, di Daniela Corda, adattamento Rita Atzeri, con Rita Atzeri, Giuliano Pornasio, Marcello Armellino
Vitalia è una bambina di otto anni, molto sveglia e curiosa. Sogna di diventare una ballerina ma, ahimè, deve scontrarsi con la dura realtà: il padre è disoccupato, la madre lavora in un’agenzia di pulizie e purtroppo non possono permettersi di iscriverla ad una scuola di ballo.
La storia è ambientata ai giorni nostri, dove le parole “crisi economica” e “disoccupazione” sono entrate anche nel lessico dei bambini, sebbene non ne comprendano pienamente il significato, rendendoli sempre più consapevoli che il loro futuro è in pericolo.
Il personaggio chiave è un peluche di nome Chicco di Caffè, appartenuto inizialmente al padre di Vitalia. Si scoprirà che è un economista a cui tanti anni fa i Signori del Lasciate fare hanno lanciato un incantesimo. Sarà proprio Vitalia a liberarlo, grazie alla sua tenacia nella ricerca della speranza, e a farsi spiegare come funziona l’economia. Riuscirà poi a liberare anche tutti gli altri bambini dal giogo dei Signori cattivi, che vogliono imporre la povertà.
L’intento è quello di riuscire a spiegare alcuni concetti di macroeconomia, e sopratutto le reali cause della crisi economica, utilizzando un linguaggio semplice e alla portata di tutti, infatti il target di riferimento sono proprio i bambini.
L’ingresso agli spettacoli è di euro 5,00.
E’ previsto un abbonamento a tre spettacoli a scelta, al costo di 10,00 euro, esclusi i titoli di giovedì e martedì grasso.
Il crogiuolo, Spazio Fucina Teatro,
Centro culturale La Vetreria – Cagliari Pirri
Per informazioni: tel. 070 0990064 – 334 8821892
info@ilcrogiuolo.eu
ilcrogiuolo@gmail.com
Direzione artistica Rita Atzeri