NurArcheo Festival 2024
Il nurarcheofestival saluta anche Tortolì dando arriverderci al prossimo anno il 29 luglio ore 20.30, quando a Porto Frailis – Arbatax andrà in scena “Rosencrantz & Guildenstern sono morti“,
liberamente ispirato all’omonimo testo di Tom Stoppard, adattamento e regia Giuseppe Ligios, interpreti Gianfranco Corona, Antonello Foddis, Giuseppe Ligios, costumi Giovanni Trudu, scene Michele Grandi, disegno luci Aaron Gonzalez, produzione Teatro d’Inverno.
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NOTE di REGIA
Una commedia dell’assurdo dalle ambientazioni gotiche, che indaga sul senso dell’esistenza. I due protagonisti si trovano a seguire un flusso di eventi a loro estranei e scanditi da ordini e indicazioni impartiti dall’alto. La ragione stessa della loro esistenza sembra incerta e basarsi sull’attesa di un impulso esterno per agire. Nel mezzo, il vuoto esasperante della non-azione si traduce nell’incapacità di poter imprimere la benché minima influenza sugli eventi, dei quali sono destinati ad essere soggetti passivi. Niente sembra essere sotto il diretto controllo di Rosencrantz e Guidenstern, niente avviene per loro volontà. Questo li porta a ricercare una spiegazione plausibile dell’esistere, del proprio ruolo e alla loro relazione con l’esterno. Il senso di spersonalizzazione che li pervade li induce a dubitare persino sui loro stessi nomi. Ad accrescere lo smarrimento contribuiscono i “bug” che accompagnano tutto quanto accade loro di apparentemente inspiegabile: il ricadere ripetutamente sul lato testa di una moneta lanciata in aria; il ricorrente suono di un’orchestrina; il cambio repentino dei luoghi e l’irrompere improvviso e altrettanto repentina sparizione dei personaggi della tragedia shakespeariani. Travolti da un costante flusso, non resta loro che ipotizzare dialoghi e immaginare piani d’azione per assolvere il compito loro assegnato. Sull’origine di cosa muova tutto, ciascuno prova a dare una risposta fino ad interrogarsi su cosa sia davvero la morte.
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RIFERIMENTI
L’allestimento proposto nasce dal libero adattamento dell’omonimo testo del drammaturgo britannico Tom Stoppard, il quale prende in prestito dall’Amleto di William Shakespeare due personaggi minori, Rosencrantz e Guildenstern, il cui ruolo nella nota tragedia è assolutamente marginale. I due personaggi, sono convocati a corte dal Re Claudio (complice di aver avvelenato il fratello per usurparne il trono di Danimarca e di averne sposato la moglie Gertrude, madre di Amleto) col compito di spiare il nipote poiché i suoi comportamenti appaiono strani e i suoi discorsi deliranti. La preoccupazione sulla salute del nipote nasconde un’altra verità: Claudio sospetta che la “pazzia” di Amleto altro non sia che un’atto di accusa per il fratricidio compiuto e l’usurpazione del trono. Sentendosi in pericolo, Claudio fa imbarcare Amleto alla volta dell’Inghilterra, incaricando Rosencrantz e Guildenstern di condurlo a destinazione. Quello che i due ignorano è che all’arrivo Amleto verrà messo a morte.
Il crogiuolo
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Direzione artistica Rita Atzeri