Su Cramu bivit

Abitare gli spazi è uno dei temi forti che l’Arte ha sviluppato nel corso della sua storia. Confrontarsi artisticamente con i luoghi non significa utilizzarli come scenografia, ma cercare di interpretarne lo spirito viverne la storia, la cultura, comprenderne la funzione sociale.

Da qualche anno a questa parte, il tema del vivere gli spazi abitandoli, accompagna la ricerca de Il crogiuolo, anche nella storica Piazza del Carmine a Cagliari, grazie ad una serie di iniziative promesse dall’Assessorato alle attività produttive del Comune. 

 

La piazza è per eccellenza luogo di incontro, luogo di relazione, luogo di scambio, luogo di mercato, luogo di festa, luogo di sagra, luogo di preghiera, luogo di raduno. Punto d’osservazione privilegiato di una umanità in transito, ognuno con i suoi fardelli, le sue gioie, le sue ricchezze e povertà, storia di vita, che producono suono, movimento, pensiero.

Un caleidoscopio che porta alla realizzazione di “Su Cramu bivit”, una rassegna che si compone di quattro giornate e 13 iniziative distinte.

Su Cramu è il nome storico di piazza del Carmine e dei diversi “ruoli” che ha ricoperto nella sua lunga vita, abbiamo scelto di interpretare quello festoso, del luogo di incontro, per una programmazione per potesse incontrare l’interesse delle famiglie, ma anche dei giovani. A farla da padrone sono infatti gli spettacoli di teatro circo, affiancati da performance esperenziali (proposta di Carovana) e spettacoli di narrazione sulla città di Cagliari (Teatrodallarmadio e Figli d’Arte Medas).

Ad aprire le danze sabato 30 agosto ore 19.00 Ado Sanna, con lo spettacolo “Già fiat ora” del Teatro del Sottosuolo, un percorso attraverso la ricerca ventennale di Ado Sanna, composto da numeri di equilibrismo sulla bicicletta.

Adoliere lancia e riprende.

Da mani e piedi partono giocolerie e manipolazioni.

Dalla bocca arrivano spunti di riflessione e di sensibilità su argomenti come l’importanza del rispetto della diversità,di un circo senza animali e di un’alimentazione cosciente.

Un’attenzione particolare è stata indirizzato alla ricerca e alla qualità delle musiche che non sono mai scontate.
Lo spettacolo, grazie alle capacità di tarare la comicità e il ritmo in base al pubblico e alle situazioni e grazie all’ alto livello tecnico dei numeri ,ha ottenuto successo dai festival internazionali agli hotel di lusso, passando per sagre paesane e quartieri popolari.

Alle 20.30 la piazza diventa luogo d’incontro di due attività performative de Il crogiuolo e Carovana, legate al pane, Intrecci di pane ed In pasto agli Dei. Per prendere parte al percorso esperienziale proposto è necessaria la prenotazione al numero 3348821892. Il percorso è riservato a 20 persone e fonde insieme, grazie alla regia di Ornella D’Agostino, una parte narrativa, affidata alla voce di Gisella Vacca con l’accompagnamento musicale di Silvia Corda, che suonerà un armonium indiano e diversi strumenti, ed una parte esperienziale.

Il pane è un elemento comunitario forte della nostra terra e di molte parti del mondo, non di tutte, come invece saremo portati a pensare.

La parola compagno deriva, ad esempio dal latino cun panis, dividere lo spesso pane. I frammenti poetici e letterari selezionati da Neruda a Nivola e Salvatore Satta, ci mostrano il pane nella sua dimensione di cibo per l’umanità. Ci raccontano il legame del pane alla comunità. Ci dicono del

pane come elemento offerto a tutti, “pane che facemmo non per un uomo ma per tutti gli uomini”.

Il secondo tempo della performance InPasto agli dei. Poetiche d’archivio, è un progetto di danza multidisciplinare installattiva con gli artisti dell’Accademia del Tempo e della Casa nell’albero, concept e regia Ornella D’Agostino, con il contributo di Gilbert Casaburi Sono in scena Lorenzo Congiu, Ornella D’Agostino, Fatima Dakik, Benjamino Heuberger, Tomas Loi, Andrea Manfredi, Carmen Massidda, Sylvia Messina, Floriana Murru, Mateo Loddo, Andrés Gutierrez, produzione Carovana SMI

Una fiera del pane e dell’impasto che invita il pubblico ad assaporare storie e maestrie artigianali, dove mangiare con gli occhi, annusare con la bocca, vedere con il naso, toccare l’elasticità della materia in tutti i sensi, che si allunga, si restringe, si snoda, è un ballo in maschera. La dinamica fisica, sociale e spirituale dell’impasto profuma di tempo circolare: il presente coincide con la memoria del vissuto e si proietta verso un futuro arcaico, imponderabile, oltre i falsi miti d’inizio e fine.  Impastare è come cullare, creare, trasformare le materie primarie in un composto che le comprende trasfigurandole. Fare il pane, la pasta, gli impasti è atto solitario e collettivo, dura fatica di braccia e di corpi che generano sapori, profumi, forme che nascono dalla visione delle mani che ammorbidiscono, mescolano, accarezzano, pregano: regalo umano che si concede in pasto agli dei. Ogni pane una cultura, attraverso i continenti, si differenzia in mille rivoli che riguardano l’abilità del singolo che reinterpreta la tradizione madre.

Alle 21.30 il testimone passa a Le Voci di Astarte con GRAN CIRCO DISASTRO‼

(L’ULTIMO GRANDE DISASTRO) con Giada Rani e Riccardo Serra, regia Martín Lasa, costumi Chiara Barlassina, scenografie Filippo Serra. 

Uno spettacolo di comicità e magia “all’insegna della follia”.

Avete mai sentito dire che al circo tutti fanno tutto? Beh, in questo circo è vero di sicuro!

Due personaggi eccentrici ed iperattivi si ritrovano a ricoprire tutti i ruoli degli artisti di questo antico circo, cercando in ogni modo di mantenere vive certe tradizioni, ma riusciranno nel loro intento oppure daranno vita ad un autentico disastro?

Il crogiuolo
Casa Saddi
, Pirri

Per informazioni: tel. 334 8821892

info@ilcrogiuolo.eu
ilcrogiuolo@gmail.com

Direzione artistica Rita Atzeri

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