NurArcheo Festival 2024

Gradito ed atteso ritorno di Isabella Carloni al nurarcheofestival, l’attrice sarà in scena il 24 luglio, ore 20.30 con  L’ALTRA MEDEA. DISSONANZE SUL MITO nell’area archeologica di S’arcu e is Forros a Villagrande Strisaili.

Lo spettacolo sarà preceduto da una visita guidata al sito a cura della cooperativa Archeonova. Organizza Il Crogiuolo – centro di intervento teatrale.

L’ALTRA MEDEA. DISSONANZE SUL MITO è tratto da Euripide e da un prologo della Medea di Franca Rame, di e con Isabella Carloni, produzione Rovine Circolari Teatro

Donna selvaggia o innamorata, maga e sapiente o folle vendicatrice, madre snaturata o capro espiatorio? La figura di Medea è generatrice di domande ed enigmi, che ancora interrogano la nostra sensibilità contemporanea. L’autrice, Isabella Carloni, che da tempo riattraversa, da prospettive inconsuete, archètipi femminili della cultura occidentale, indaga la figura di Medea e ci regala, dietro le molteplici declinazioni del mito, uno sguardo ampio, che lascia affiorare punti di vista inattesi. Lo spettacolo mette a confronto la versione più accreditata del mito, ispirata ad Euripide, della madre assassina dei suoi figli, a una diversa e inaspettata visione, che apre nuovi scenari attorno alla figura di Medea.
Dopo un prologo ispirato alla versione epica e rivendicativa della Medea di Franca Rame, che propone una donna tradita e violenta, che rinasce dal suo dolore, l’attrice risale alla giovinezza di Medea, raccontata dal poeta greco Apollonio Rodio, per svelare le origini di questa affascinante figura nel momento in cui, travolta dalla sua passione amorosa per l’eroe greco Giasone, lascia la sua terra, la Colchide, portando però con sé tutta la forza della sua antica cultura. E proprio dalle suggestioni del famoso autore delle Argonautiche affiora la diversa versione del mito, ispirata da Christa Wolf, che ribalta la classica figura di Medea e ne accentua la diversità: in una cultura greca già gerarchizzata da un potere patriarcale e violento la donna straniera, guaritrice e sapiente, diviene il capro espiatorio di un’operazione politica, voluta e nascosta dalla città di Corinto.
Lo spettacolo è un viaggio attorno a uno dei miti più famosi della nostra cultura occidentale, che cerca di uscire dal vicolo cieco di una visione del femminile come vittima o mostro, che lascia spazio a proiezioni e fantasmi, diffondendo paure e giustificando violenze e repressioni, anziché favorire lo sforzo dialettico e costruttivo di relazioni umane possibili. Con questo lavoro l’autrice prosegue la sua ricerca drammaturgica – testimoniata dalla recente pubblicazione de Le Irriverenti, per le edizioni Titivillus, che guarda alla creazione artistica come a una preziosa forma di sapere critico e al teatro come forma di conoscenza, che non tralascia l’attenzione ai corpi, al rispetto delle diversità e all’ecosistema naturale e apre a nuovi orizzonti di senso.

Il crogiuolo
Casa Saddi, Pirri

Per informazioni: tel. 334 8821892

info@ilcrogiuolo.eu
ilcrogiuolo@gmail.com

Direzione artistica Rita Atzeri

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