Teatro di Terra

Seconda edizione per il Festival del Teatro di Terra, organizzato da Il Crogiuolo – centro di intervento teatrale, all’Orto Giardino Mariposa de Cardu, in località Su Idanu a Quartucciu, dal 12 al 20 settembre 2024 attraverso incontri – dibattito, spettacoli, presentazioni di libro, film proveremo a sviscerare il nostro rapporto di uomini contemporanei con la Natura, la Scienza e la tradizione popolare, perché il nostro modo di vivere la relazione con l’ambiente è solo ed esclusivamente “culturale”.

Avremo con noi, per condurci in questo percorso ospiti del panorama nazionale, il gradito ritorno di Pino Petruzzelli, la presenza di Silvia Elena Montagnini e Giancalo Luce.

L’omaggio al caro amico e grande poeta e drammaturgo Enzo Moscato nel lavoro di Giuseppe Affinito. Ed ancora il regista Enrico Pau, lo scrittore Fiorenzo Caterini e la cantante Claudia Aru.

Entriamo nel dettaglio di questa edizione del Festival del Teatro di Terra.

Il primo appuntamento il 12 settembre ore 18, con l’incontro dibattito “Disisperada Terra. Il volto nascosto del green“, coordinato dalla giornalista Flavia Corda, ci fa entrare subito nel cuore della manifestazione.

È necessario infatti cogliere ogni occasione per informare, argomentare e discutere su quanto avviene ora in Sardegna in termini di speculazione energetica.

Sgombrare il campo dal grande equivoco che ambiente, natura e paesaggio siano entità separate ed autonome, una delle quali possa essere sacrificata al bene superiore della necessità di avere energie rinnovabili da fonte eolica o fotovoltaica.

Dobbiamo partire dal dato di fatto che i problemi dell’ambiente non sono determinati solo dalle fonti fossili, certamente da ridurre, ma anche dallo sfruttamento dissennato e dal consumo del suolo, dall’abbandono della campagne, dalla mancata cura e tutela del patrimonio boschivo. Anche dietro la transizione energetica verde si cela l’orrore del “capitale” prepotente.

L’Agenda 2030 non è a tutela dell’ambiente ma della possibilità dell’Occidente di continuare nel mito del consumo illimitato a scapito del resto del mondo.

Questi assunti saranno calati nello specifico della nostra realtà locale, per parlare di Bess a Quartucciu e Tirrenian Link nell’agro circostante.

Verrà affrontato il tema delle comunità energetiche e della cittadinanza attiva, quella che vede e vuole i cittadini consapevoli, coinvolti, responsabili nei processi amministrativi di gestione della cosa pubblica e come tali propositori di idee e portatori di senso critico.

Ci accompagneranno in questo percorso Maria Paola Morittu di Italia Nostra, Antonio Muscas ingegnere esperto di energia, Maurizio Onnis e Gianluca Serra sindaci rispettivamente di Villanovaforru e Genoni, Cristina Lavinio, docente dell’Università di Cagliari e Rita Corda del Comitato No Tirrenian link.

Il 14 settembre 2024 alle 20 andrà in scena lo spettacolo del Teatro Delle Forche, con protagonista Giancarlo Luce, dal titolo APPARIZIONI, testo e regia Mariano Dammacco.

Un viaggio a Lourdes, un viaggio dentro se stessi, improvviso e travolgente. In Apparizioni una donna catapultata all’improvviso e per caso in un pellegrinaggio, si trova in posti e situazioni di cui mai avrebbe neanche sospettato l’esistenza e ci racconta con stupore del suo viaggio e delle domande e questioni che, ora dopo ora, affiorano nella sua mente.

Giancarlo Luce, senza dare vita a un personaggio femminile a tutto tondo, si lascia abitare da pensieri, parole e sentimenti della donna protagonista della storia, percorre le tappe del viaggio, sia reale che interiore, di questa e in questo viaggio accoglie gli spettatori.

Doppio appuntamento invece per il 15 settembre, alle ore 19.00 andrà in scena “Marie. L’incredibile storia di Marie Curie“, una produzione del Teatro delle Onde di e con Elena Maria Montagnini e a seguire Pino Petruzzelli con “La via degli alberi“, produzione Teatro Ipotesi.

“Marie” è la storia di una grande avventura.

Marie Curie non è stata solo una scienziata immensa, una pioniera dell’emancipazione femminile; Marie è stata un’avventuriera, un’esploratrice nel vero senso della parola. Ha navigato in mari di pregiudizi e difficoltà scegliendo sempre la sua rotta, con una dedizione ascetica allo studio e alla scienza, ma anche un amore incommensurabile verso la natura e l’essere umano. Lo spettacolo in forma di monologo racconta, con pochi oggetti scenici, uno spaccato storico incredibile: quello dei primi del Novecento, periodo in cui tutto è possibile, le Grandi Guerre sono ancora da venire, il Positivismo alimenta la speranza e la Scienza è il baluardo dell’evoluzione del genere umano. In questo contesto si colloca Maria Sklodowska, una giovane polacca che con le sue sole forze e – per un periodo – un grande uomo di fianco, riesce a fare una scoperta che rivoluzionerà il mondo a venire.

La via degli alberi è uno spettacolo di e con PINO PETRUZZELLI.

 “Tra le fronde degli alberi stormisce il mondo, le loro radici affondano nell’infinito, tuttavia non si perdono in esso, ma perseguono con tutta la loro forza vitale un unico scopo: realizzare la legge che è insita in loro, portare alla perfezione la propria forma, rappresentare se stessi…Chi sa parlare con loro, chi li sa ascoltare, conosce la verità. Essi non predicano dottrine e precetti, predicano, incuranti del singolo, la legge primigenia della vita…Chi ha imparato ad ascoltare gli alberi, non desidera più essere un albero. Non desidera essere altro che quello che è… questa è la felicità.” Così scriveva il Premio Nobel Hermann Hesse. Pino Petruzzelli ha letto queste parole ed è partito per un viaggio attraverso quella che Stefano Mancuso chiama “La Nazione delle Piante.”

 “Ho viaggiato dal Nord al Sud d’Italia ascoltando la voce degli alberi incontrati sulla via. Mi sussurravano di loro, di me e di una trama che andava ritessuta.”

Altro doppio appuntamento il 16 settembre, quando incontreremo alle 18 lo scrittore Fiorenzo Caterini e il suo “Colpi di scure e sensi di colpa” e a seguire il regista Enrico Pau, che presenterà il suo film “L’ombra del fuoco“.

 

“Colpi di scure e sensi di colpa”, storia del disboscamento della Sardegna dalle origini a oggi, di Fiorenzo Caterini,  ripercorre gli anni del disboscamento della Sardegna grazie ad un lavoro interdisciplinare che vaglia i dati statistici, le testimonianze dell’epoca, i documenti, gli aspetti politici, economici, sociali e antropologici, i pareri degli esperti, in particolare dei botanici e dei naturalisti.

“L’ombra del fuoco”, il film documentario sull’incendio che ha devastato il Montiferru.
Nei giorni del grande incendio che ha devastato il Montiferru a fine luglio del 2021, Enrico Pau è andato in quei territori per documentare la devastazione e raccogliere a caldo i pensieri e le emozioni degli abitanti. “L’ombra del fuoco” è un film documentario che parla di distruzione ma anche di rinascita, realizzato con il contributo dell’associazione culturale Arveschida, l’Istituto regionale etnografico della Sardegna e l’Università di Cagliari.

Il 17 settembre ore 19:30 andrà in scena “Cartesiana” di E. Moscato, con Giuseppe Affinito; suono Fabio Calvetti; costumi Dario Biancullo; produzione Casa del Contemporaneo.

Considerato, linguisticamente, uno dei punti più estremi e spericolati della drammaturgia di Enzo Moscato, l’iperbolica vicenda – scritta nei primi anni ’80 – delle peripezie odisseiche dei tre trans partenopei, Cartesiana, Miss Inciucio e Cha-Cha-Cha, alla ricerca di un’identità sessuale, certa e duratura, che a loro balugina dalla mistico-trasformazionale clinica/santuario, di stanza nell’iberica Azuléjos, è ormai divenuto un piccolo classico del teatro contemporaneo, una sorta di post-moderno e sgangherato ‘racconto di formazione’ (alla stregua dell’americano e celeberrimo ‘Portnoy’s Complaint’ di Philip Roth) che hanno preso ad amare non solo, ovviamente, i cosiddetti ‘diversi’ o ‘gay’ ma anche i cosiddetti ‘normali’ od ortodossi delle regole ontologico – sessuali.

 

Perché ‘Cartesiana’ non è di ‘parte’, ma, al contrario, fa, comicamente, la ‘parte’ a e ‘di tutti’. Sconvolgendo e scompaginando, nei suoi paralogici discorsi sull’identità e il ‘genere’, nel suo torrentizio sproloquiare contro e avverso a tutti, non solo qualsiasi pre-giudizio, ma anche qualsiasi ‘giudizio’ o acclarata certezza, nei secoli emessi a proposito della misera e ridicola creatura detta ‘uomo’.

 

E lo fa con una sorta di gigantesco, omerico sberleffo a tutti i Santi (o Sante?) ‘Padri’ della cultura occidentale: ai filosofi come agli umili e assatanati mozzi di bordo; ai saggi come alle confuse-istericoidi meretrici delle sue ‘amiche’, che, pur convinte di volersi dare una regola(ta) in tutti i sensi, spesso tralignano e la sostituiscono con una (molto poco) brechtiana ‘eccezione’.

 

Alle 20.30 invece l’omaggio di Claudia Aru alle donne e ai uomini di Sardegna con “Femines“. La cantante sarà accompagnata da Marco Bande al pianoforte.

Appuntamento conclusivo il 20 settembre ore 20.30 con ” Funtaneris. Sulle strade dell’acqua“, film-documentario regia di Massimo Gasole, (2019, 69 minuti), un viaggio tra le architetture storiche dell’acqua della Sardegna, prodotto da Marco Cadinu Associazione Storia della Città.

 

Le fontane della Sardegna raccontano storie di tutti i tipi: favole, ma anche leggende: quelle di un’acqua magica, che cura, che fa impazzire, che fa ridere; ma sono anche luoghi d’incontro dove la gente parlava di politica, di pettegolezzi.”

 

Fontane, lavatoi, abbeveratoi e acquedotti: le architetture dell’acqua, progettate nei secoli, sono straordinari luoghi di vita e di comunità che raccontano le fasi di nascita e l’evoluzione delle città, dei paesi e dei paesaggi dell’isola.

Mariposa de Cardu è un progetto che nasce in memoria di Luisa e Stefano Atzeri.

La partecipazione è ad offerta libera, dato il numero limitato di posti è necessario prenotare con messaggio scritto whatsapp al 334 882 1892

COME ARRIVARE

Punto di riferimento la rotonda del cimitero di Quartucciu in via Don Minzoni, la prima uscita sulla destra, se vieni da Selargius, la terza sulla sinistra se vieni da Quartu Sant’Elena, ti da accesso a via Goffredo Mameli, fatti 300 metri sulla sinistra trovi l’Orto Giardino di Mariposa;

se vieni in auto le indicazioni direzionali sono le stesse, devi solo parcheggiare al cimitero e poi fare un tratto a piedi. Non correre lungo la via, non solo c’è un limite di velocità ma se vai veloce non vedi l’ingresso.

Ricorda che vai in un orto, indossa scarpe comode ed abiti pratici; porta acqua da bere in borraccia e spray anti zanzare.

Il crogiuolo
Casa Saddi
, Pirri

Per informazioni: tel. 334 8821892

info@ilcrogiuolo.eu
ilcrogiuolo@gmail.com

Direzione artistica Rita Atzeri

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